1. |
Quadri ribelli
02:45
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spesso mi trafiggo
con degli aghi di disprezzo
poi sussurro
i miei pettegolezzi all’orecchio
scrivo sulla polvere di un vetro
ed aspetto che la pioggia
sciolga tutto pure i miei capelli
come quadri ribelli
lascerò un’impronta
o sarò come una foglia
l’eco di un’onda
che riaccende una conchiglia
muffa che contamina i ricordi
in canzoni senza accordi
o una fiaba lenta che ti guarda
mentre dormi
e tutte le volte
che mi parlano d’Oriente
io penso al tuo al culo
coperto di niente
e se moriremo dentro il letto
per fregare l’insonnia
cosa indosseremo quella notte
sillabe insabbiate nelle bocche
ci sorrideremo ancora
o no
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2. |
Brodo
03:02
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finirà il metano?
evaporiamo come incenso indiano
quanta noia pomeridiana
ho disegnato nella nebbia padana
labbra di corallo
dentro una sfera di cristallo
mi ripetono che l’amore è
chiedersi cosa mangiare
finché il cuore si muove
maledetta nostalgia
che ci farà impazzire
meglio stare insieme
fermi a fissare le ragnatele
spolverare gli universi
e non specchiarsi
per scoprirci diversi
persi dentro il brodo
illuminati da un uovo sodo
vorrei tornasse la seduzione
e dormire davanti
alla televisione
maledetta nostalgia
che ci farà impazzire
ora che questo sole
non ha colore
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3. |
Topexan
03:13
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accoccolati alle canzoni di Baglioni
restiamo immuni al passar delle stagioni
e tu seduta senza nuotare
soffi alle vele in mezzo al mare
avvoltolati alle lenzuola da cambiare
con gli occhi aperti mi continui a baciare
senza fermarti sulla ferita
che riempirai di frutta candita
cosa ci resterà
della grammatica
della pubblicità
dell’acqua e Topexan
della ginnastica
di quelle frasi
della poesia di quei
baci rubati
affezionati all’ansia di dover cambiare
senza la voglia di fermarci ad aspettare
tutti questi anni da liceale
un tentativo sentimentale
cosa ci resterà
della grammatica
della pubblicità
dell’acqua e Topexan
della ginnastica
di quelle frasi
della poesia di quei
baci rubati
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4. |
Estate italiana
03:11
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non svegliarmi per un po'
finché tutte quelle nuvole catturano lo smog
che tanto lo sappiamo a memoria
solo odiando
ci si può purificare
da un amore andato a male
nel silenzio antartico
finché uno si decide e dice ‘dormi oppure no?’
e mi assaporo tutte le tue scuse
nella lingua le giro
come caramelle
che non dureran per sempre
e sarà un’altra estate italiana
a farci sentire la fine lontana
tra tanta gente che parte
tu devi tornare
le bocche si prosciugano
deserti siberiani che ci riallontanano
il mare ci fissava
coi suoi occhi
una sirena saluta coi suoi denti gialli
e un contorno di coralli
e sarà un’altra estate italiana
a farci sentire la fine lontana
tra tanta gente che parte
tu devi tornare
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5. |
Ciclopi
03:30
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le pietre respirano quando gli pare
e bevono pioggia per ricordare
racchiudono tutte le favole amare
son nuvole stanche di stare lassù
di noi conosciamo solo il litorale
la voce di qualche messaggio vocale
le piccola dita, la scritta sbiadita
che recita ancora I love you
e come Ciclopi scagliamo dall’alto
due sassi per compiere un’ultimo assalto
perché anche una pietra riesce a cambiare
la forma dell’acqua e l’umore del mare
sto zitto
mi tuffo
uscire dal tempo
per dirti come sono contento
ma un giorno saremo felici e contenti
come gocce d’acqua su pietre roventi
con le ragnatele tra il cuore e la gola
cosa canteremo tra le labbra blu?
sto zitto
mi tuffo
uscire dal tempo
per dirti come sono contento
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6. |
Basmati
03:00
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troppo in fretta il mio metabolismo
sull’amore mi tortura
resto a sviluppare i tuoi ricordi
nella mia anima oscura
tutto quell’escursionismo
perso tra le frasi dei tuoi libri
mi renderà più esperto, ma di certo
non mi aiuterà a capirti
ma l’ombra del giudizio universale
sopra di noi
ti fa tornare
per cercare di essermi vicino
fino all’ultimo respiro
vieni a prenderti
a prenderti
un posto in prima fila
insieme a me
porterò i miei dischi stagionati
nella nuova solitudine
ma forse traslocare non sarà
la soluzione all’inquietudine
noi ormai annoiati dalle cene
in quei posti ricercati
nello stesso piatto separati
come chicchi di basmati
ma l’ombra del giudizio universale
sopra di noi
ti fa tornare
per cercare di essermi vicino
fino all’ultimo respiro
vieni a prenderti
a prenderti
un posto in prima fila
insieme a me
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7. |
Universo
02:54
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per mettere il futuro in cassaforte
ho origliato tutto il giorno il pianoforte
per esser come l’universo
che dei pianeti ascolta anche il più introverso
perché lo specchio non dovrebbe trattenere
la nostra immagine più giovane per sempre
se d’una stella ci arriva il riflesso
pure dell’ultima notte di sesso
che l'attrazione è una bestia selvatica
e ci rapisce coi suoi assi nella manica
vorrei essere come l’universo
che dei satelliti conosce la meccanica
restiamo fermi come statue a pensare
se farà caldo o pioverà nell’aldilà
e a fissare tutto il giorno l’universo
per dissolverci in quella immensità
e a fissare tutto il giorno l’universo
per dissolverci in quella immensità
come le statue a fissare l’universo
per allenarci in un’altra realtà
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8. |
Avvoltoi
02:29
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e finirà così
ci sarà un grande vuoto nella testa
che proverò a riempire
guardando gli avvoltoi dalla finestra
e finirà così
racchiusi come bacche di vaniglia
che ti aprirei il mio cuore
se solo ne trovassi la maniglia
e malediremo il tempo
come fossili nel letto
poi ci beccheremo il petto
solo per vedere
tutto il nostro amore
chiuso in un insetto
per favore
coprimi di sabbia
e fammi mare
io vorrei provare
la felicità
di guardarci
sotto sale
comprimi e fammi mare
tu lo sai
come amarmi e farmi male
tu lo sai
come amarmi e farmi male
tu lo sai
come amarmi e farmi male
tu lo sai
come amarmi e farmi mare
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9. |
Cocco
03:14
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come palme in riva al mare
Siamo stanchi di guardare
tu mi parli di Marocco
io mastico un po' amaro
il nostro amore è morto
tra due noci di cocco
spegneranno anche il sole
voleranno gli ombrelloni
condonatemi il tramonto
le onde in sottofondo
le dita sul tuo seno
che cercano l’affondo
due canzoni in la minore
per veder l’Orsa Maggiore
e provare quasi rabbia
se anche a ferragosto tra i fuochi
la finanza ci cerca sulla sabbia
l’alba sembra imbalsamata
tu la polvere salata
non tremare non fa niente
seguiremo ancora la corrente
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10. |
Scirocco
03:40
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stregati dalle orme
crateri fra di noi
persone più profonde
crudeli finché vuoi
scirocco nelle scarpe
mentre bevo un caffè
Mulatu nelle gambe
cattiva più di me
soffro di malamore
o il male è dentro te
la musica africana ci fa stare bene
se il cuore non batte ci sono i tamburi
balliamo in camera
scommettere ai cavalli
poi chiedersi il perché
shopping confusionale
sfogarti su di me
siamo due microbi in cerca di altri microbi
alla conquista di atomi sensibili
basta sorridermi con frasi senza fisico
sei la mia identità, il buco in cui precipito
la musica africana ci fa stare bene
se il cuore non batte ci sono i tamburi
balliamo in camera
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11. |
Fulmini
03:46
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non è colpa mia
se la domenica mi porta solo malinconia
provo a dimenticarti
tu non arrivi neanche in sogno
ma insisto nell’immaginarti
attimi in cui
ci sono cose che si dicono meglio in silenzio
come il sapore mentre ripenso
all’ora che non hai amato me
l’ora che non hai amato
fulmini
su tutte quelle nostre abitudini
sulle mie ironie e le tue inquietudini
che come delle belle addormentate
non si sveglieranno
almeno per un anno
spesso in letargo
vivo dentro di me
come un dito in un guanto
troppo largo
che poi anche una bugia
è involontaria come respirare
in stereofonia
attimi in cui
ci sono cose che si dicono meglio in silenzio
come il sapore mentre ripenso
all’ora che non hai amato me
l’ora che non hai amato
fulmini
su tutte quelle nostre abitudini
sulle mie ironie e le tue inquietudini
che come delle belle addormentate
non si sveglieranno
almeno per un anno
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12. |
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le foglie cadon giù
come i capelli
ma che ci posso fare
se quello che facciamo è senza scopo
e la magia come i dolci arriva sempre dopo
addormentati
come due cucchiai
non cambieremo mai
che nel passato ci si può tuffare
ma a volte non si sa come tornare
non è mai semplice
per le emozioni
fare amicizia
con le stagioni
per i miei demoni
per i polmoni
fare amicizia
con le stagioni
per chi ora balla
nel tuo pancione
chi resta a galla
nell’illusione
per l’erosione
dei nostri amori
per i ricordi
per le canzoni
rosolati alla luce di un tramonto siciliano
ascoltiamo il respiro di quel mare troppo umano
ci diremo le parole per calmare la paura
cambieremo pelle e troveremo il coraggio di cantare ancora
inseguendo gli aquiloni
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13. |
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nei deserti d’affetto
quando andiamo a dormire
siamo un puzzle imperfetto
è un piacere perverso
quella pioggia di sospiri
che ci passa attraverso
come tarli nel sonno
i vampiri d’inchiostro
succhieranno i ricordi
tu nel braccio mi mordi
ci lecchiamo i rimorsi
due licantropi in gabbia
che ululano
siamo affamati
o abbiamo
i cuori congelati
quando sembra finita
ci inventiamo una trama
che è una bussola impazzita
prolungare il finale
è la nostra invidiabile
arma letale
come una mongolfiera
che sorvola i pensieri
ci ripara dai venti
che mormorano
siamo affamati
o abbiamo
i cuori congelati
dimmelo cos’è per te l’amore
è un prestito da pagare
un solletico universale
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14. |
Cannibali
03:16
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vento non cancella
ombra sulla terra
e ci addenteremo il petto come fanno i predatori
e poi mangeremo il resto senza un eco di pudore
e ci bruceremo le ossa mescolandone l’odore
sale non cancella
ombra sulla terra
vento che modella
corpi sulla terra
e mentre l’acqua ci regalerà un pò di umidità
il sole asciugherà le voglie che rimangono qua e là
e da quei corpi divorati dalla terra salirà
la voglia
di leggerci
le labbra e gli occhi
di perderci
se siamo distanti
è inutile per noi
coperti di sangue
cannibali
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15. |
Cicale d'inverno
02:34
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non è questo amore
è un’allergia
che ci prenderà e ci porterà in Turchia
sarà un viaggio pane e fantasia
le corde vocali come funivia
canteremo fino alla follia
prima che verranno a portarci via
scatteremo una fotografia
per poterci consolare in compagnia
dimmi perché
chiudo sempre gli occhi se c’è
un pò di musica che ci circonda
dimmi che i sogni
non ci invecchiano
se dormo d’inverno
come cicale d’inverno
ci riposeremo un anno intero
guarderemo solo film in bianco e nero
e scompariremo nel mistero
tanto non ci prenderanno mai a Sanremo
dimmi perché
chiudo sempre gli occhi se c’è
un pò di musica che ci circonda
dimmi che i sogni
non ci invecchiano
se dormo d’inverno
come cicale d’inverno
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16. |
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se mi bastasse una domenica di pioggia
a far tornare un po’ di quella tenerezza
e l’equilibrio per andare in bicicletta
due tartarughe in fila indiana sulla sabbia
se mi bastasse dormire e far finta di niente
mentre i fantasmi mi accarezzano la pelle
trovare insieme un punto fresco sul cuscino
cambiare il modo di parlarci da lontano
ma dimenticavo
i ghiacciai non si sciolgono di notte
come i sogni sopra il letto
asciugati le guance
tu non l’hai fatto mai
e non aver paura
di dirmi come stai?
dissolviti nell’aria
e pensami prima che arrivi
la luce del mattino
addio
se mi bastasse esser triste per capire
quelle canzoni che non smettevi di cantare
a squarciagola mentre scendevi per le scale
come un gabbiano che cerca pesci da mangiare
ma dimenticavo
i ghiacciai non si sciolgono di notte
come i sogni sopra il letto
asciugati le guance
tu non l’hai fatto mai
e non aver paura
di dirmi come stai?
dissolviti nell’aria
e pensami
prima che arrivi
la luce del mattino
addio
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Canarie Bologna, Italy
CANARIE è il caldo habitat musicale creato da Paola Mirabella e Andrea Pulcini. Entrambi sono conosciuti nella scena
alternativa italiana per i loro trascorsi musicali con honeybird & the birdies e Persian Pelican. Nel 2019 viene pubblicato per Porto Records Tristi Tropici,
Il 2021 è l’anno di Immaginari, il loro secondo album.
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